venerdì 26 giugno 2009

MORTO MICHAEL JACKSON

fonte: mailing list Marco de veglia

Questa notte e' morto Michael Jackson.Anche se aveva 50 anni e da 10 anni non faceva un concerto, ti immaginavi sempre che salisse sul palco, facesse "hi" con la sua vocina e cominciasse a ballare il moonwalk, a battere il tempo con la gamba sinistrae schioccare le dita della mano destra mentre cantava"Thriller".Michael Jackson non era la star del pop. Era Michael Jackson.Era oltre gli standard.Unico. Inimitabile.E povero.Michael, nonostante le centinaia di milioni di incassiautomatici dai diritti dei suoi dischi (e di quelli deiBeatles che aveva acquistato) aveva 400 milioni di debiti.Spendeva 30 milioni all'anno piu' delle sue entrate. Non ce la puoi fare spendendo ogni ora 2500 euro piu'di quanto incassi, anche se sei Michael Jackson.Ma neanche 20 euro.Michael era preda delle banche. Era povero nonostante guadagnassemiliardi. I nodi stavano arrivando al pettine. Forse ha preferito andarsene cosi', in un ospedale di Los Angeles, quasi chiedendo scusa per il casinoche aveva combinato della sua vita.Ma oltre a Thriller, Bad, il moonwalking e la cattivapubblicita' alla chirurgia plastica, Michael ci lasciaquesto importante insegnamento:per essere ricco non basta avere dei redditi automatici,devi anche gestire il tuo cashflow, sapere quanto guadagnie quanto spendi.Per fortuna noi non abbiamo il tenore di vita di MichaelJackson. Per noi, me e te, magari uno, due siti Internet potrebberoportare le entrate che sostituiscono il nostro stipendio.E quindi potremmo diventare ricchi grazie all'Internet Money,ovvero avere entrate da Internet che superano le nostreuscite.E' quello che faccio ed e' quello che dico sempre:non puntare al colpaccio, mira a crearti 500-1000 euro al meseonline. E poi rifai quello che hai fatto."Se vuoi migliorare il mondoguardati e cambia".- "Man in the Mirror"Michael Jackson



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claudio : )

martedì 9 giugno 2009

EROE DENTRO DI TE

Oggi vorrei parlarvi di come essere eroe di voi stessi.....

A qualsiasi eta nella vita di un uomo sara presente almeno in parte una sana dose di culto degli EROI, il fenomeno nasce come reazione primordiale di un ragazzino al mondo pieno di misteri che lo crconda. Con la crescita i supereroi in costume si uniscono nel nostro immaginario ai campioni dello sport ed a altre figure di spicco delle nostra societa impegnate a guadagnare milioni di dollari a far si che milioni di fan cantino il loro nome ad alta voce mandare in ecstasi milioni di donne.
LA VERITA E CHE GLI EROI CHE SCEGLIAMO DI SEGUIRE PLASMANO IL NOSTRO MODO DI ESSERE.

........ecco un saggio tratta da
http://www.scuolapereroi.it/?p=36#more-36 riguardo al bisogno di sentirsi circondati da persone per poter essere sicuri /felici

IL MIRACOLO PIU GRANDE


Un discepolo chiese ad un maestro zen: “Qual è il più grande miracolo al mondo?”II maestro rispose: “Sono seduto qui, solo con me stesso”.
Essere soli è la più grande conquista; di solito si ha sempre bisogno dell’altro. Esiste un profondo bisogno dell’altro perché dentro di noi manca qualcosa; abbiamo dei buchi nel nostro essere e li riempiamo con la presenza dell’altro. L’altro, in qualche modo, ci rende completi, altrimenti non lo siamo.Senza l’altro non sappiamo chi siamo e perdiamo la nostra identità. L’altro diventa uno specchio dove possiamo vedere il nostro volto riflesso. Senza l’altro, all’improvviso veniamo spinti con forza all’interno di noi stessi: a quel punto nasce un profondo disagio, siamo infastiditi, perché non sappiamo chi siamo. Quando siamo soli, ci troviamo in una compagnia strana, una compagnia imbarazzante: non sappiamo con chi siamo.Con l’altro, le cose sono chiare e definite. Ne conosciamo il nome, ne vediamo la forma, conosciamo l’uomo o la donna: esistono modi per definire l’altro. Come definite voi stessi? Nel profondo c’è un abisso indefinibile, c’è un vuoto abissale: quando iniziate a sciogliervi in esso, siete colti dalla paura, vi spaventate e desiderate correre verso l’altro. L’altro vi aiuta a restare all’esterno, a temporeggiare. Quando non c’è nessun altro, siete lasciati soli con il vostro vuoto.Nessuno vuole stare da solo. La più grande paura al mondo è di essere lasciati soli. Le persone fanno mille cose per non essere sole - imitate i vostri vicini, così siete simili a loro e non siete lasciati soli. Perdete la vostra individualità, perdete la vostra unicità, diventate degli imitatori perché se non imitate sarete lasciati soli.Essere soli è davvero il più grande miracolo. Significa che ora non appartieni a nessuna chiesa, a nessuna organizzazione, a nessuna teologia, a nessuna ideologia - non appartieni, semplicemente sei e hai appreso come amare la tua realtà indefinibile e ineffabile. Sei arrivato ad imparare come stare con te stesso. I tuoi bisogni per l’altro sono scomparsi: non hai più dei vuoti, non hai delle falle, non ti manca nulla - sei semplicemente felice di essere te stesso. Non hai bisogno di nulla, la tua beatitudine è incondizionata. Certo, questo è il più grande miracolo al mondo.Ma ricorda, il maestro dice: “Sono qui, solo con me stesso”. Quando voi siete soli, in realtà non siete soli: vi sentite soli, ed esiste una differenza fondamentale tra l’essere soli e il sentirsi soli. Sentirsi soli è uno stato negativo. Sentite che sarebbe meglio se ci fosse l’altro: l’amico, la moglie, la madre, l’amato, il marito. Sarebbe meglio se ci fosse l’altro, ma l’altro non c’è.Sentirsi soli è l’assenza dell’altro. Essere soli è la presenza di se stessi. Essere soli è estremamente positivo. E’ una presenza, una presenza traboccante. Sei così colmo di presenza che puoi riempire l’intero universo con la tua presenza… e non hai bisogno di nessuno.Ciò non significa che un illuminato, arrivato a casa, non viva con gli altri. In realtà, solo lui è in grado di vivere con gli altri; perché con la capacità di stare con se stesso ha acquisito la capacità di stare con gli altri. Se non sei in grado di stare con te stesso, come puoi stare con gli altri?E’ una semplice affermazione: “Sono seduto qui, solo con me stesso”. Provaci, sentine l’effetto. Siedi da solo. Questa è meditazione: stare semplicemente seduti da soli, senza fare nulla. Provaci, Se incomincerai a sentirti solo, vuol dire che manca qualcosa nel tuo essere, vuol dire che ancora non sei riuscito a comprendere chi sei. E correndo di qua e di là, inseguendo sempre un futuro, andando da una persona all’altra, non arriverai mai a comprendere te stesso.Va’ invece in profondità in questo stato di solitudine, fino a raggiungere uno stato in cui all’improvviso il sentirti solo si trasforma in essere solo con te stesso. Si trasforma: l’isolamento è l’aspetto negativo della solitudine. Se andrai in profondità in questo stato, all’improvviso arriverà il momento in cui inizierai a percepire l’aspetto positivo, è inevitabile.Sei diventato troppo abitudinario: l’idea dell’altro è così radicata, è un’abitudine meccanica tale che, quando ti manca l’altro, ti senti vuoto, solo e cadi in un abisso. Ma se ti permetti di cadere dentro quell’abisso, ben presto ti renderai conto che l’abisso è scomparso e con esso sono scomparsi anche tutti gli attaccamenti illusori. A quel punto accade il miracolo più grande: sei felice senza alcun motivo.Ricorda, quando la tua felicità dipende dagli altri, anche la tua infelicità dipenderà dagli altri.

Chi e un eroe?

1) Eroe è chi perde la vita nell’atto di difendere la patria e/o la comunità
2) Eroe è chi si sbatte tutti i giorni, con cani e suocera a carico, x arrivare a fine mese (forse)
3) Eroe è chi come Alex Zanardi e Lauretta (che saluto) ci fanno capire, con il loro comportamento, la loro determinazione e la loro gioia di vivere, che i veri disabili siamo noi (disabili mentali)
4) Eroe è chi lottando contro tutto e tutti ed anche con se stesso, alla fine riesce a fare quello che aveva sognato di fare da piccolo e quindi è oggi un uomo migliore, per lui,per gli altri e per il mondo.
5) Eroe è chi lotta contro tutti coloro che vogliono bandire la libertà (se ne vedono sempre meno)
6) Eroe è chi prova a fare qualcosa di nuovo e positivo, non solo per lui quanto e sopratutto per l’umanità. Coloro che vivono solo ed unicamente per lasciare un segno, un marchio, una scoperta.
7)Eroe è chi nonostante tutte le brutture del mondo crede ancora che alla fine il bene trionferà sul male e quindi, spesso si trova ad impersonare la figura del personaggio dell’ “idiota” di Dostoevskij
8 ) Eroe è chi combate tutti i giorni per avanzare nel cammino spirituale, pur sapendo che verrà preso per folle o quantomeno reputato come un “tipo strano”
9) Eroe è chi improvvisamente scopre che è malato e continua ad andare avanti come se niente fosse, per non far soffrire le persone a lui vicino.
10) Eroe è chi è capace di perdonare le colpe altrui e di sopportare le proprie
“Che la Luce sia sempre con Te!”

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claudio : )

martedì 2 giugno 2009

AMICIZIA

........Quest oggi vorrei parlare di un sentimento che e molto importante nella propria vita, un aspetto che se non avete ancora imparato a curare sarebbe bello poter iniziare DA SUBITO a farlo. Chi crede nell amicizia??? io si e senza ombra di dubbio con della diffidenza iniziale non si puo pretendere di fare nulla .Il fidarsi del prossimo non e cosi immediato ma ricorda che se non dai non potresti avere . Credi in quello che fai e nell amicizia dai molto per poter ottenere molto a tua volta, non perdere le persone che ti sono state vicino lungo il tuo cammino, tieniti sempre in contatto con loro , anche solo telefonicamente.
"Chi trova un amico trova un tesoro " non e raro sentirsi dire questa frase e il motivo e palese , ogni persone ha bisogno di averne altre intorno, vite solitarie , da eremiti con tutto il rispetto , ma non sono delle esistenze dove si utilizzano al top le risorse personali. Il miglioramento che deriva da una vita di squadra e fortissimo. L uomo ha bisogno sin dalla creazione di circondarsi di altri per vivere e per lavorare , nel tempo libero per divertirsi




Sotto un estratto dal vocabolario WIKIPEDIA :

Con amicizia si indica un
sentimento di affetto vivo e reciproco tra due o più persone dello stesso o di differente sesso, ma anche tra esseri umani ed esseri appartenenti al mondo degli animali[senza fonte]. Insieme all'amore, è uno degli stati emozionali fondanti della vita sociale. In quasi tutte le culture, l'amicizia viene intesa e percepita come un rapporto alla pari, basato sul rispetto, la stima, e la disponibilità reciproca, che non pone vincoli specifici sulla libertà di comportamento delle persone coinvolte.
Il tema dell'amicizia è al centro di innumerevoli opere dell'
arte e dell'ingegno; fu trattato già da Aristotele e Cicerone ed è oggetto di canzoni, testi letterari, opere filmiche e via dicendo.
In genere, si distinguono diversi gradi di amicizia, dall'amicizia causale legata a una
simpatia che emerge fortuitamente in una certa circostanza magari in modo temporaneo, all'amicizia cosiddetta intima, ovvero associata a un rapporto continuativo nel tempo fra persone che arrivano a stabilire un grado di confidenza reciproca paragonabile a quella tipica del rapporto di coppia.
Indice
1 Etimologia
2 Storia
3 L'amicizia nello sviluppo dell'individuo
4 Varianti culturali
4.1 Russia
4.2 Asia
4.3 Paesi occidentali
5 Amicizie non fra persone
6 Altri progetti
7 Collegamenti esterni
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Etimologia
L'etimologia non deve trarre in inganno pensando al verbo latino "amicio" che significa tra l'altro vestire, indossare, bensì bisogna notare che nella parola amico c'è la radice del verbo latino amo(as,avi,atum,are) che significa amare.

Storia
L'amicizia è stata considerata in ogni epoca una delle esperienze umane fondamentali, ed è stata santificata da tutte le
religioni. Ad esempio i Greci portavano come esempio di amicizia portata alle estreme conseguenze quella fra Oreste e Pilade.
In tutte le cosiddette
Religioni abramitiche ricorre il racconto di Davide e Gionata. Tuttavia è impossibile parlare di amicizia nel mondo greco senza fare riferimento al simposio. Per gli antichi romani, popolo, almeno alle origini, molto pratico e poco portato a enfatizzare i sentimenti umani, equivaleva alla "sodalitas", cioè alla solidarietà fra gruppi di individui - detti "sodales" - accomunati da uno stesso scopo pratico da raggiungere, come ad esempio i legionari impegnati nelle campagne di conquista.
Aristotele distingue tre tipi di amicizia:
amicizia basata sul piacere;
amicizia basata sull'interesse;
amicizia basata sulla bontà.

L'amicizia nello sviluppo dell'individuo
« Un amico è una persona con cui posso essere sincero: in sua presenza posso pensare ad alta voce. »
(
Ralph Waldo Emerson)
Nel divenire dello sviluppo dell'
emotività individuale, le amicizie vengono dopo il rapporto con i genitori e prima dei legami di coppia che si stabiliscono alla soglia della maturità. Nel periodo che intercorre fra la fine dell'infanzia e l'inizio dell'età adulta, gli amici sono spesso la componente più importante della vita emotiva dell'adolescente, e spesso raggiungono un livello di intensità mai più eguagliato in seguito. Queste amicizie si stabiliscono il più delle volte, ma non necessariamente, con individui dello stesso sesso ed età.
Le prime forme d'amicizia si possono avere anche nei primi anni di vita quando i bambini condividono gli stessi giochi e le stesse esperienze ludiche e di crescita. I bimbi piccoli incontrano i loro coetanei all'interno del nido e con loro instaurano delle semplici relazioni che ancora non si possono definire amicizia. Due bambini che giocano insieme entrano in relazione e si conoscono a vicenda. Con l'ingresso nella scuola materna, i bambini imparano le abilità fondamentali che servono per lo sviluppo e la nascita delle nuove amicizie. Negli anni della scuola materna preferiscono stare insieme ad alcuni bambini rispetto ad altri e nelle sezioni nascono anche i primi gruppi di amici. Ma le amicizie che sono destinate a durare più a lungo e a rimanere impresse nella memoria di ogni bambino, sono quelle che nascono tra i banchi di scuola. Nella scuola elementare i bambini trascorrono molte ore con i loro compagni e cercano punti di riferimento all'interno della classe. Solitamente il punto di riferimento è un compagno dello stesso sesso, ma può anche accadere che nascano amicizie tra coetanei di sesso differente. Le amicizie alla fine della scuola elementare sono ormai consolidate e solitamente destinate a cambiare con l'ingresso nella scuola media. I bambini instaurano amicizie con i coetanei o con altri bimbi di età differente anche in altri luoghi come nei parchi o nelle ludoteche.

Varianti culturali
« Gli uomini chiamano amicizia una società di interessi, uno scambio d’aiuti, un commercio insomma,in cui l’amor proprio spera di potere guadagnare qualche cosa »
(
La Rochefoucauld)
Come si diceva un gruppo di amici consiste di due o più persone gratificate a stare insieme da sentimenti di
cameratismo, esclusività e reciproco interesse. Ci sono varie "gradazioni" e "sfumature" nel modi di intendere questo sentimento, tanto che, nelle varie culture, ci sono da sempre stati diversi modi di intendere e manifestare l'amicizia.

Russia
In
Russia è usanza accordare a pochissime persone la qualifica di amico, ma quello che viene perso in quantità viene più che recuperato in intensità. Solo fra amici ci si chiama per nome (o col diminutivo) mentre fra semplici "conoscenti" ci si chiama usando il nome completo, a cui si aggiunge anche il patronimico.Gli amici possono essere colleghi di lavoro da lungo tempo, vicini con cui si scambiano visite o inviti a pranzo, ecc. Il contatto fisico fra amici è considerato cosa del tutto normale anche fra persone dello stesso sesso, che si abbracciano, si baciano e camminano in pubblico a braccetto o mano nella mano, senza il minimo imbarazzo o connotazione di tipo sessuale.
Secondo uno scritto di
Oleg Kharkhordin sulle implicazioni politiche dell'amicizia, ai tempi del regime stalinista le amicizie erano viste con un certo sospetto, in quanto la fedeltà fra amici poteva essere in contrasto con la fedeltà al Partito. "Per definizione un amico è una persona che non ti abbandona nemmeno quando è direttamente minacciata, una persona a cui si possono fare tranquillamente confidenze di ogni tipo, una persona che non ti tradirà mai, nemmeno se messa sotto pressione". In un certo senso l'amicizia divenne l'ultimo valore-baluardo del dissenso politico in Unione Sovietica. Centro di strategie internazionali."

Asia
Anche in
Medio Oriente ed Asia centrale l'amicizia fra maschi, sebbene meno stretta che in Russia, tende ad essere particolarmente intima, e si accompagna con una grande quantità di effusioni fisiche di natura non sessuale, tenersi per mano, ecc.

Paesi occidentali
In Occidente i contatti fisici intimi hanno assunto nell'ultimo secolo una connotazione decisamente "sessuale", e praticarli fra amici è considerato un
tabù, soprattutto fra maschi. Tuttavia un modo appena accennato, quasi "rituale", di abbracciarsi e baciarsi può essere accettato, anche se solo in determinati contesti.Fanno eccezione i bambini, la cui amicizia può tradursi in manifestazioni di stretta intimità, che vengono soppresse successivamente per uniformarsi alle convenzioni sociali.

Amicizie non fra persone
Sebbene nell'accezione originaria il termine indichi l'amicizia fra individui, viene a volte usato anche nel contesto delle relazioni
politiche per indicare una particolare condizione delle relazioni fra stati o popoli (si veda l'amicizia "franco-tedesca") legati da affinità e comuni interessi.
A questo riguardo vale citare una celebre affermazione dello statista inglese
Benjamin Disraeli che ebbe a dire: "Le nazioni non hanno mai amici stabili e nemmeno nemici stabili. Solo interessi permanenti."

Altri progetti
Wikizionario
Wikiquote
Wikizionario contiene la voce di dizionario «amicizia»
Wikiquote contiene citazioni sull' amicizia

Collegamenti esterni
Esiste ancora l'amicizia oggi? Appunti sociologici sul tema
Testo integrale del Liside di Platone
Testo integrale dell'Etica Nicomachea di Aristotele
I tre tipi di amicizia secondo Aristotele
Testo integrale del Laelius De Amicitia di Cicerone con traduzione in italiano a fronte
Testo integrale del Laelius De Amicitia di Cicerone
Una rete internazionale dell'amicizia
Testo originale (latino) di De Amicitia di Aelredo di Rievaulx






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claudio : )




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